La malattia da reflusso gastroesofageo è un disturbo caratterizzato dalla risalita in esofago di contenuto acido o biliare dallo stomaco, che causa una serie di sintomi tra cui bruciore in sede retrosternale e rigurgito. Il passaggio di materiale dallo stomaco in esofago avviene fisiologicamente durante la giornata, soprattutto in seguito ai pasti e in certe posizioni e nella maggior parte dei casi non è associato a sintomi. Tuttavia quando gli episodi di reflusso si verificano con frequenza e durata si manifesta una vera e propria malattia. Tra esofago e stomaco c’è una struttura definita sfintere esofageo inferiore, che regola il passaggio di materiale tra i due organi: il tono di tale giunzione subisce variazioni nell’arco della giornata e si riduce temporaneamente in seguito alla deglutizione per consentire il passaggio di cibo dall’esofago allo stomaco.
Alla base della malattia da reflusso ci può essere una condizione di ridotta tenuta sfinterica che consente la risalita patologica di materiale acido o alcalino dallo stomaco all’esofago. Una corretta terapia del reflusso gastro-esofageo si basa inizialmente su un’adeguata modifica dello stile di vita, come smettere di fumare, mantenere un corretto peso forma, evitare di coricarsi subito dopo i pasti ma attendere almeno 3 ore, prestare particolare attenzione agli alimenti che si consumano, preferire pasti leggeri e, se i disturbi permangono, è possibile ricorre all’utilizzo di farmaci specifici come gli inibitori di pompa protonica e gli antiacidi.