I ragazzi che iniziano a fumare prima dei 18 anni hanno maggiori probabilità di sperimentare sintomi respiratori come tosse, anomalie della respirazione e catarro, prima di compiere 30 anni. È quanto emerge da una ricerca condotta dai ricercatori dell’Università di Umeå, in Svezia, presentata al Congresso della European Respiratory Society in corso a Vienna. La ricerca ha analizzato i dati di 3.430 persone, oggi adulte, che sono state coinvolte in uno studio a partire da quando avevano 8 anni compilando annualmente un questionario fino all’età di 19 anni. Successivamente hanno compilato un nuovo questionario a 28 anni. Dall’analisi è emerso che chi aveva cominciato a fumare prima dei 18 anni aveva l’80% di probabilità in più di manifestare sintomi respiratori una volta cresciuto: catarro, tosse e respiro sibilante i sintomi più frequenti.
“Questo studio mostra che non ci vogliono necessariamente decenni per sviluppare sintomi respiratori causati dal fumo; possiamo già vedere un’associazione significativa già nei giovani adulti”, afferma in una nota la coordinatrice della ricerca Linnea Hedman. “È probabile che l’esposizione al fumo di tabacco in giovane età aumenti il rischio di sintomi respiratori perché i polmoni sono ancora in via di sviluppo e sono più vulnerabili ai danni”, aggiunge Hedman.