Solitamente chi soffre di mani e piedi freddi, ne soffre d’estate ma soprattutto durante l’inverno, quando le temperature esterne non aiutano a riscaldarsi. L’imputato principale di tale disturbo sembra essere proprio il microcircolo ematico capillare. Si tratta di quella rete di piccoli vasi sanguigni superficiali che sono essenziali per lo scambio di ossigeno e sostanze nutritive per i tessuti e le cellule. Il freddo genera un fenomeno detto vasocostrizione, che riduce il diametro dei vasi ematici attraverso cui scorre il sangue. Questo fenomeno provoca un leggero aumento della pressione sanguigna ed è una sorta di meccanismo di difesa messo appunto dal corpo umano per preservare il calore corporeo. Infatti, riducendo l’afflusso di sangue alle periferie del corpo, concentra il calore nella parte centrale dove sono presenti tutti gli organi più importanti, come cuore, polmoni… Per effetto indiretto, le parti più periferiche come gli arti, andranno soggette ad una sorta di raffreddamento ed ecco spiegato il fenomeno di piedi freddi e mani fredde.
La tiroide è una ghiandola del nostro corpo che è presente a livello del collo ed è responsabile di molteplici azioni e regolazioni fisiologiche. Tra queste, si ritrova sicuramente la regolazione della temperatura corporea. Se la tiroide non funziona bene e non secerne la giusta quantità di ormoni tiroidei, può provocare squilibri di temperatura. Si avrà un abbassamento della temperatura del corpo, che sarà evidente soprattutto a livello delle estremità del corpo e quindi degli arti superiori e inferiori. Anche il diabete, che apparentemente può sembrare molto lontano dalla regolazione della temperatura corporea, in realtà può influenzarla. Questa patologia metabolica è caratterizzata da quantità eccessive di zuccheri nel sangue, che con il tempo possono provocare una serie di danni ai piccoli vasi sanguigni e quindi influire negativamente sulla circolazione.